Nel 1867 in Giappone termin il periodo feudale, il potere era passato dalle mani dello Shogun a quelle dell'imperatore e nello stato vengono operati grandi sforzi per ricostruire la nazione secondo il modello occidentale. Nel 1879 in Giappone i feudatari perdono i loro privilegi, di conseguenza a Okinawa viene destituita la famiglia reale. Okinawa diventa cosi a tutti gli effetti un dipartimento dello stato giapponese.
Nel 1880 a Okinawa vengono istituite dallo stato giapponese la scuola elementare, un liceo ed un istituto magistrale.
Nel 1901 grazie all'opera di Anko Itosu (安恒 糸洲) il karate viene adottato per l'educazione fisica nelle scuole elementari, quattro anni dopo verrà adottato anche per le altre istituzioni scolastiche.
Itosu nacque nel 1830 in una famiglia di funzionari. Non è noto chi furono i suoi primi maestri, certo però che all'eta di 30 anni divenne allievo di Sokon Matsumura (宗棍 松村).
E' importante fare notare che il metodo di insegnamento del karate nelle scuole mutò di molto rispetto alla pratica tradizionale. Infatti, se prima il maestro insegnava a pochi allievi, ora ispirandosi ai metodi militari europei veniva praticato un insegnamento di massa. Un solo insegnante gridava il comando del gesto da eseguire, che veniva eseguito dai molti allievi simultaneamente.
Inoltre i kata vennero rielaborati adeguandoli a quelli che erano i programmi didattici previsti dalla scuola ed in questo è particolarmente evidente l'opera di Itosu.
Una figura importante nella diffusione del karate fu quella di Gichin Funakoshi (義珍 船越), allievo di Itosu.
Funakoshi era un insegnante scolastico. Quest'ultimo ricevette l'incarico di organizzare una dimostrazione di karate degli scolari, in occasione della visita del principe imperiale ad Okinawa, nel 1921. Un anno dopo venne inviato a Kyoto, in occasione di una esposizione nazionale di educazione fisica, per presentare il karate di Okinawa, su segnalazione dell'imperatore.
A seguito di questa manifestazione ricevette l'invito di Jigoro Kano (郎嘉納 治五), che era il fondatore del Judo ed un importante funzionario del ministero dell'educazione, a tenere una dimostrazione nel suo dojo, il "Kodokan (講道館)", a Tokyo.
Funakoshi accettò e grazie agli incoraggiamenti ricevuti in seguito da Jigoro Kano, decise di rimanere a Tokyo, per diffondere l'arte di Okinawa. Cosi, già cinquantenne, dovette lasciare il suo lavoro e la sua famiglia ad Okinawa e stabilirsi in Giappone, con l'ambizione di diffondere il karate.
Trovò lavoro come portinaio in un pensionato per studenti, dove guadagnava lo stretto indispensabile per sopravvivere. Ottenne l'utilizzo della sala conferenze del pensionato per l'insegnamento del Karate. All'inizio gli allievi erano pochi, ma in seguito a pochi anni il loro numero aumentò e nacquero club di karate nell'ambito di molte università giapponesi.
Diffondendosi negli ambienti universitari, il karate ebbe l'occasione di farsi conoscere in tutto il Giappone. In seguito, il karate si diffuse in tutto il mondo dove ora è attualmente rappresentato tramite la WKF (World Karate Federation), la federazione mondiale, che gode del riconoscimento del comitato olimpico, pur non essendo ancora inserito tra gli sport dei giochi olimpici.