Il Karate è stato incluso nei programmi dei giochi olimpici
La 129a sessione del Comitato Internazionale Olimpico ha deliberato sulla proposta del Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo 2020 circa l’inclusione dei cinque nuovi sport nel programma olimpico: il Karate ce l’ha fatta!
Dopo diversi quadrienni di speranze
deluse l’obiettivo è stato raggiunto e la disciplina
nipponica, che annovera un elevatissimo numero di
praticanti nel mondo, sarà tra gli sport che
arricchiranno il prossimo appuntamento olimpico, proprio
nella sua patria natale, il Giappone.
Grandissima soddisfazione è stata espressa dal
Presidente della Federazione mondiale (WKF) Antonio
Espinos , presente alla sessione del CIO.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente federale
FIJLKAM Domenico Falcone: “era ora! Dopo tanto lavoro e
le tante volte che il Karate si era presentato con le
carte in regola per l’inclusione olimpica senza
risultati, ce l’abbiamo fatta! Grazie alla “piccola
rivoluzione” introdotta dal nuovo Presidente del CIO,
Thomas Bach, con la sua “Agenda Olimpica” che prevede la
proposta di un pacchetto di sport da parte del Comitato
Organizzatore del Paese ospitante l’evento e complice il
fatto che nel 2020 sarà proprio il Giappone quel paese.
E’ una grande soddisfazione e sono veramente felice per
la nostra Federazione e per gli Atleti, i Tecnici, le
Società, i Dirigenti che da lungo tempo lavorano a
questo risultato. Ora inizia il bello, questo non è il
punto di arrivo, ma di partenza di un percorso a cinque
cerchi che costituisce per il Karate italiano una nuova
sfida. Dovremo dimostrare di essere all’altezza della
nostra fama a livello mondiale, ma so che questo
risultato ci galvanizza e ci dà nuova linfa vitale per
raggiungere i nostri obiettivi.”
Cosa è stato proposto/accettato per Tokyo 2020?
Il karate farà parte del programma Olimpico di Tokyo 2020 e svolgerà la propria competizione presso il Budokan di Tokyo in due giornate.
Ci saranno sia il kumite sia il Kata individuale, le categorie di peso del kumite saranno le seguenti: 3 maschili (67 kg, 75 Kg e +75 Kg) 3 femminili (55 Kg, 61 Kg, +61 Kg). Una categoria maschile ed una femminile per il Kata.
Gli atleti che parteciperanno saranno 80. Esattamente divisi in 50% uomini e 50% donne.
La gara
si svolgerà con regolamento WKF, probabilmente
rivisto dopo i convegni WKF ai mondiali seniores di
Linz ed i successivi del 2018. Tra i rumors si
vocifera di un accorpamento delle ammonizioni: C1 e
C2 con una somma massima di 6 (solo gossip finché
non sarà ufficiale).
La federazione francese (FFKDA) scrive che i 10
atleti per categoria si affronteranno in due pools
con un girone all'italiana a 5 ed i migliori due per
pool disputeranno semifinale e poi le finali.
La
possibilità di accedere alle olimpiadi sarà data a
tutti i karateka del mondo! Non ci
sarà rappresentanza di un atleta per nazione ma
verranno scelti i migliori 10 di ogni categoria in
base ai criteri di selezione: un ranking mondiale
che terrà conto dei mondiali ed europei
(panamericani, asiatici, africani) e di alcune gare
che permetteranno di guadagnare punti ranking,
probabilmente le premier league o apposite
gare. Quindi chiunque, praticante di karate, potrà
vincere tutte le premier league e accedere alle
Olimpiadi. È probabile che l'atleta che vince i
mondiali e magari fa risultato agli europei (o altri
continenti) sarà avvantaggiato rispetto a chi vince
le gare Open. Per partecipare ai mondiali gli atleti
saranno scelti dalla federazione nazionale (FIJLKAM
in italia).
Alle Olimpiadi sembra che ci saranno 1 atleta
giapponese per categoria, 1 atleta con wild card
(scelto tra le nazioni che non hanno guadagnato la
qualificazione) e 8 qualificati per categoria con un
ranking.
L'ammissione del karate nei giochi olimpici è solo per l'edizione 2020 (per ora). Tutto il pacchetto di sport ammessi dovrà poi essere confermato per le future edizioni, tornando ad una selezione che eccezionalmente per Tokyo 2020 è stata superata con un package di 5 sport ammessi.
Per l'edizione nipponica tutti gli sport ammessi non incideranno sulle spese dell'olimpiade ma il Giappone si è fatto carico del costo degli sport dimostrativi.
Le medaglie degli sport dimostrativi avranno lo stesso peso delle altre, ai fini del medagliere, ma le federazioni internazionali dei 5 sport non accederanno alla suddivisione del "gruzzolo" di soldi che il CIO mette a disposizione.